Da Portogruaro a Cordovado, passando per fontane romantiche e cucine d’altri tempi.
Avete presente quei romanzi storici con castelli misteriosi, passioni travolgenti e personaggi che si aggirano tra rivoluzioni e giardini segreti? Qualcuno li ha scritti, certo. Ma qualcuno li ha anche vissuti. Si chiama Ippolito Nievo, e il suo unico romanzo, Le confessioni di un italiano, è stato la mappa perfetta per un tour guidato che ha il sapore del set cinematografico.
Siamo partiti con TVO e ATVO, in compagnia del giornalista e scrittore Sergio Frigo, che con la sua guida I luoghi degli scrittori tra Piave e Tagliamento ci ha aperto le porte di una geografia letteraria che non conoscevamo — ma che ci è sembrata subito familiare.
Portogruaro: la piccola Venezia del Lemene
Mulini, ponti fioriti e facciate che sembrano dipinte: Portogruaro è il primo capitolo del nostro viaggio e il primo amore letterario di Nievo. L’acqua scorre lenta, le piazze sono silenziose e le parole del romanzo sembrano riemergere da ogni scorcio.
Nievo scriveva che “soltanto l’acqua mancava per completare la somiglianza con Venezia”. Oggi quell’acqua c’è, ed è il filo conduttore di una città che merita di essere scoperta.
Da non perdere: i Mulini di Sant’Andrea, la Villa Comunale, il Palazzo Vescovile e un aperitivo al tramonto lungo il Lemene.
Fratta di Portogruaro: un castello che vive nella memoria
Oggi il castello non c’è più. Ma la sua ombra — o forse la sua anima — resiste. È il Cortino, una casa rurale che ospita il Museo Nieviano e una cucina d’altri tempi, perfettamente ricostruita. Camminando nel giardino, tra alberi antichi e un labirinto che ricalca la struttura dell’edificio scomparso, sembra quasi di entrare in una scena delle Confessioni.
Nievo conosceva questi luoghi da ragazzo, grazie agli zii che vivevano poco lontano. Ed è qui che ha ambientato gran parte della vita del suo protagonista, Carlo Altoviti.
Cordovado: romanzi, piazze e forni d’amore
Borghi più belli d’Italia, capitolo romantico. A Cordovado si incrociano storie d’amore, identità perdute e personaggi che sembrano usciti da un’opera teatrale. C’è Leopardo che ama Doretta, Lucilio che ama Clara, e un fornaio — lo Spaccafumo — che vale il prezzo del biglietto.
Da vedere: Piazza Nievo, la Pieve di Sant’Andrea, le antiche mura, il Castello.
Fuori rotta (ma dentro al racconto)
- Fontana di Venchiaredo: “limpida, refrigerante e salutare”. Così la descrive Nievo, che qui ambienta un amore. Pasolini ci scrive anche un sonetto. Se volete un luogo poetico, è questo.
- Mulini di Stalis (Gruaro): due protagonisti si baciano, il castello viene assediato e noi ci perdiamo tra acqua, alberi e luce dorata. I mulini sono stati recentemente restaurati e valgono la deviazione.
In sintesi?
Un tour fuori dai circuiti, dentro le pagine, nel cuore di un’Italia che si racconta piano. Con i suoi ritmi lenti, i suoi paesaggi autentici e le sue storie che sembrano nate per essere raccontate ancora.
Pronti a partire?
Scoprite di più sul sito di TVO → https://www.atvo.it/
Altri racconti? Leggete qui:
- Capturing The World → https://capturingtheworldblog.com/luoghi-scrittori-veneti-itinerario-ippolito-nievo/
- Folletti in Viaggio → https://follettiinviaggio.com/itinerario-luoghi-ippolito-nievo-in-veneto/