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Punta della Dogana – Venezia e i suoi musei

Venezia ci offre sempre incredibili scorci da poter guardare e conservare nella memoria; fra questi, un punto per godere di una vista meravigliosa sulle acque della laguna si trova al centro del Bacino di San Marco ed è Punta della Dogana!

Punta della Dogana da Mar nei secoli

La Dogana da Mar – trasferita nella punta del sestiere di Dorsoduro nel XV in seguito all’incremento degli scambi commerciali marittimi – era il cuore pulsante dell’attività dei mercanti veneziani. Dieci anni prima della consacrazione della Basilica della Salute avvenuta nel 1687, si decise di iniziare dei lavori architettonici anche alla Dogana. Il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Benoni mentre a Bernardo Falcone fu commissionata la scultura che abbellisce la torre. L’opera è composta da due Atlanti che reggono una sfera di bronzo dorato su cui si innalza la figura della Fortuna che ruota a seconda della provenienza del vento; non solo uno strumento per controllare le correnti d’aria, ma anche una sorta di monito per ricordare che la buona sorte non è mai stabile.

Da centro dei commerci a cuore di cultura

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia a Punta della Dogana l’attività doganale continuò ad essere svolta fino agli anni ‘80 del Novecento. Dopo un periodo di abbandono, il complesso fu interessato da lavori di riqualificazione per la creazione di un centro d’arte contemporanea. Così la Fondazione François Pinault affidò il progetto all’architetto giapponese Tadao Ando per riconvertire gli spazi un tempo adibiti a depositi per le merci in una sede espositiva dedicata ad ospitare mostre temporanee.

Potremmo considerarlo un punto simbolico per la città che, rinnovatosi nel tempo, riunisce in sé le due anime di Venezia – la sua antica vocazione commercio marittimo, base delle sue molteplici fortune, e l’attenzione per l’architettura, l’arte e la cultura.

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