Uno dei luoghi più suggestivi e incantevoli del Veneto è rappresentato dai Colli Euganei, piccoli rilievi montuosi di origine vulcanica formatisi all’incirca 40 milioni di anni fa.
Siti nel cuore della pianura veneta, celano tesori di grande valore sia dal punto di vista storico che naturalistico: viaggiare per i Colli Euganei significa scoprire castelli, abbazie, eleganti dimore e pittoreschi borghi come Monselice, Else e Arquà Petrarca.
A metà strada tra Galzignano Terme e Cinto Euganeo sorge un piccolo gioiello forse ancora poco noto ai turisti ma assolutamente incantevole e meritevole di visita: si tratta dell’Anfiteatro del Venda, immerso tra la vegetazione e i vigneti di Ca’ Lustra, un’azienda agricola di proprietà dei Zanovello sita a Cinto Euganeo.

Per organizzare una tour in queste zone più singolari del Veneto, oltre che attraverso le mete più famose, è possibile sfruttare la rete di trasporti che collega le principali località venete, tra cui Venezia e Padova, distante dall’Anfiteatro del Venda appena 20 Km.

L’Anfiteatro del Venda: il gioiello nascosto dei Colli Euganei

A 603 mt di altezza, nel punto più alto dei Colli Euganei e al limitare dei fitti boschi del Monte Venda, si trova l’Anfiteatro del Venda, proprio a dominare i generosi vigneti dell’azienda agricola Ca’ Lustra.
È composto da un solo ed essenziale palco, ossia una piattaforma in legno di larice, costruito nel totale rispetto della natura incontaminata circostante.
La forma del palco riprende la forma dello spiazzo erboso a mezzaluna, sorto lì dove c’era un fronte di frana formatosi nei secoli per via della presenza, più a monte, di una sorgente, successivamente convogliata dai proprietari dell’azienda agricola.

Si narra che gli stessi Zavanello considerassero questi pendii eccessivamente ripidi e dunque inadatti per la coltivazione vitivinicola. Decisero allora di creare uno spazio alternativo, alla stregua di una Woodstock in salsa veneta, in cui convogliare e attingere energie positive.
L’idea di realizzare nel 2013 un anfiteatro in questo luogo così remoto è legata anche alla volontà di offrire un luogo dove ospitare lezioni di didattica ambientale ma anche di fare conoscere ancora di più le ricchezze del Parco Naturale dei Colli Euganei e della Valle di Faedo.

Ci si ritrova così in questo anfiteatro naturale, lambito dalla fitta vegetazione, a praticare lezioni di yoga, ad assistere a esibizioni di artisti di nicchia o semplicemente a rilassarsi in un’atmosfera totalmente bucolica. È difficile non rimanere storditi dalla bellezza di questo luogo, quando tutto tace e si ode solo il frinire dei grilli e i suoni naturali provenienti dal cuore del bosco.
La vista dall’Anfiteatro del Venda regala scorci che spaziano dalle vette dell’Orbieso, del Gallo, del Monte Alto fino all’Eremo del Monte Rua con la possibilità di scorgere, nelle giornate più limpide, persino la Laguna Veneta.

Come arrivare all’Anfiteatro del Venda

Quando vengono organizzati gli spettacoli presso l’Anfiteatro del Venda, gli spettatori si siedono semplicemente sull’erba, ricreando quel contatto primordiale con Madre Natura. L’unica costruzione presente è una casupola in legno dedita all’accoglienza e alla degustazione dei vini prodotti dalla stessa azienda Ca’ Lustra.
Sono davvero moltissimi i sentieri che permettono di salire sul Monte Venda in ogni stagione, dall’estate, quando la natura è un’esplosione di vita e colori, all’autunno, col foliage che colora di rosso, oro e giallo le fronde degli alberi.

Il sentiero CAI n.9 è il percorso forse più spettacolare per raggiungere l’Anfiteatro del Venda, snodandosi nella natura più lussureggiante. Si parte dalla Via Sottovendo, in località Galzignano Terme, a due passi dal Centro Visite “Casa Marina”. La presenza di barriere in legno e di una esaustiva segnaletica CAI rende questo sentiero adatto a tutti, anche ai portatori di disabilità.
Chi opta per questo sentiero, si ritroverà a camminare in un ambiente pressoché incontaminato, su una stradina sterrata che costeggia alberi di ciliegio e vigneti fino a incontrare, tra acacie e sambuchi, un monumentale Castagno.
Il panorama che accompagna gli escursionisti è spettacolare, con vista sui monti Lozzo, Rusta, Gemola e Fasolo: si possono anche scorgere Faedo, la piccola frazione di Cinto Euganeo sita a valle, e i resti dell’antico Monastero degli Olivetani.
Il sentiero si inoltra tra boschi di roverella, castagni, maronari, frassini e carpini, in un mondo vegetale davvero ricco che fa da scrigno all’Anfiteatro del Venda.

In occasione di un viaggio ai Colli Euganei, si può approfittare per raggiungere facilmente Galzignano Terme, borgo sito ai piedi dei Monti Gallo e Rua che merita una visita per la presenza di sorgenti termali, le cui acque salso-bromo-iodiche offrono una imperdibile occasione di relax psico-fisico.
A Galzignano Terme si trova anche la meravigliosa Villa Barbarigo, i cui giardini storici realizzati nel ‘600 da Luigi Bernini, tra labirinti di bosso, fontane e sculture, sono una vera meraviglia tutta da scoprire.