Hai mai partecipato ad un tour guidato attraverso i luoghi della vita e delle opere di un artista del passato?
Si tratta di un viaggio immersivo in grado di far rivivere pensieri, sensazioni e momenti di personalità che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Per noi è stata un’esperienza unica e te la vogliamo raccontare.

Ospiti dell’agenzia turistica TVO e dell’azienda di trasporto pubblico ATVO, abbiamo scoperto questo tour dedicato ad Ippolito Nievo e ai luoghi che hanno ispirato la scrittura del suo romanzo “Le confessioni di un italiano”. Ogni tappa è stata scandita dai racconti di Sergio Frigo e dai passaggi della sua guida “I luoghi degli scrittori tra Piave e Tagliamento”, edita da Mazzanti libri.

Ippolito Nievo e “Le confessioni di un italiano”

Nato a Padova nel 1831, Nievo trascorre l’infanzia a Udine e poi in varie città del Regno Lombardo Veneto, gli stessi luoghi che fanno da sfondo alle sue opere, i cui personaggi si muovono tra Lombardia, Veneto e Friuli.
Nel 1860 si imbarca con la Spedizione dei Mille e, dopo la conquista del Regno delle Due Sicilie, viene incaricato di riportare al nord alcuni documenti amministrativi: il piroscafo Ercole su cui era salpato si inabissa in circostanze misteriose, senza lasciare traccia di sé e dei suoi passeggeri.

Le confessioni di un italiano” è l’unico romanzo di Nievo, pubblicato postumo, e rientra a pieno titolo tra le opere più importanti del Risorgimento Italiano: ambientato tra il 1700 e i moti del 1848, racconta in un’autobiografia fittizia le vicende di Carlo Altoviti ormai ottantenne, patriota che ha vissuto la trasformazione della propria identità da veneziano a italiano intrecciando la propria storia con le vicende del Risorgimento.

Prima tappa: Portogruaro

È sulle orme di questo testo così importante che ha inizio il tour da Portogruaro, sfondo dei capitoli iniziali delle Confessioni.
Estesa sulle rive del fiume Lemene con i suoi ponti fioriti e i caratteristici mulini, Portogruaro è una città che merita davvero di essere scoperta. È definita “La piccola Venezia” del Veneto orientale e lo stesso Nievo ne scriveva che “soltanto l’acqua mancava per completare la somiglianza con Venezia”.
Essendo posizionata sul confine veneto col Friuli Venezia Giulia, è stata una importante porta di accesso per Venezia verso l’Austria: ecco perché fu a lungo il terminale diretto dei traffici, delle idee e delle usanze che si imponevano a Venezia, differenziandosi nettamente dal contado circostante.

Da non perdere: la Villa Comunale, tipico esempio di villa veneziana, il Palazzo Vescovile e i Mulini di Sant’Andrea.

Seconda tappa: Fratta di Portogruaro

Ci siamo spostati a Fratta, una frazione di Fossalta di Portogruaro, poiché qui si trova il Cortino che rappresenta un luogo centrale nell’opera di Nievo: il giovane Ippolito conosceva molto bene questi posti perché frequentava gli zii a Teglio Veneto, non molto distante da qui.
In questo luogo, Nievo collocò il Castello al centro delle vicende delle Confessioni, per il quale si ispirò probabilmente al castello di Colloredo di Monte Albano, dimora della famiglia materna: ad onor del vero, anche a Fratta era esistito un castello, demolito a fine ‘700, di cui Nievo conosceva le rovine.
Del castello di Fratta rimane oggi la casa rurale detta “Cortino”, che ospita il Museo Nieviano e una ricostruzione della cucina del castello, che meritano assolutamente una visita.
Attorno all’edificio inoltre è stato creato un parco con un teatro all’aperto, un giardino e un frutteto con antiche specie arboree e floreali; qui, nel Giardino di Marte e Flora, si può ammirare un particolare labirinto che evidenzia la struttura dell’edificio scomparso.

Terza tappa: Cordovado

Inserito nel 2005 tra i borghi più belli d’Italia, Cordovado è stata la nostra terza tappa sulle orme di Nievo: qui l’autore ha ambientato le vicende d’amore di Leopardo e Doretta, Lucilio e Clara, e quelle più romanzesche di Bruto Provedoni e dello Spaccafumo, il fornaio del paese.

Da non perdere: l’antica Pieve di Sant’Andrea, Piazza Nievo, le mura e il centro storico dove si trova il Castello assolutamente da visitare.

In questa zona ci sono altre due soste da fare per ritrovare e capire le parole di Nievo: la prima è la Fontana di Venchiaredo, “una grande e limpida fontana dalle qualità refrigeranti e salutari” nel comune di Sesto al Reghena. Qui Nievo fa scoccare l’amore tra l’impetuoso e ingenuo Leonardo Provedoni e la vezzosa figlia del cancelliere di Venchieredo, Doretta, e questa stessa fonte avrebbe ispirato anche il sonetto “Limpida fontana” a Pier Paolo Pasolini.

La seconda sosta sono i Mulini di Stalis a Gruaro, da poco ripristinati e visitabili. Collocati sugli argini e su un’isola in mezzo al fiume Lemene, proprio sul confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, regalano scorci suggestivi. Qui due protagonisti delle Confessioni, il medico Lucilio e la contessa Clara, si rivelano il reciproco amore ma vengono sorpresi lontano dal castello di Fratta proprio mentre viene assediato da un tumulto popolare aizzato dal signore di Venchieredo.

 

Visitare questi luoghi accompagnati dalle parole di un autore come Ippolito Nievo è stata un’esperienza davvero unica, un format innovativo e interessante che vi consigliamo di regalarvi per passare una giornata in compagnia.

Pronto a partire? Scopri come partecipare e richiedi informazioni sul tour visitando il sito ufficiale di TVO
https://tvo.srl/attivita/i-luoghi-di-ippolito-nievo/

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