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Lo spritz non è solo un bicchiere arancione al tramonto: è un rito sociale, un’icona del Veneto e — diciamolo — un ottimo motivo per fare due chiacchiere al bancone. In questo post esploriamo le sue origini, le varianti più amate, le proporzioni da rispettare (o infrangere), e le discussioni che fanno impazzire i local: acqua frizzante o selz? oliva o fetta d’arancia? Pronti a schierarvi?

Un po’ di storia (brevissima ma importante)

Lo spritz nasce alla fine dell’Ottocento durante il periodo dell’Impero Austro-Ungarico: gli ufficiali stranieri, abituati alla birra, trovavano i vini veneti più alcolici e cominciarono ad allungarli con acqua frizzante — così nacque il “spritz” (dal tedesco spritzen, spruzzare). Col tempo la ricetta si è evoluta, aggiungendo amari locali che hanno dato vita alle versioni che conosciamo oggi.

Gli “ingredienti” dell’anima: Select, Aperol, Campari (e gli altri)

  • Select: tradizionalmente il bitter veneziano per eccellenza; la sua storia è legata a Venezia e viene indicato da molti come l’aperitivo “originale” del vero Spritz veneziano (nato ufficialmente nel 1920). 
  • Aperol: creato dai fratelli Barbieri nel 1919, è il responsabile dell’esplosione internazionale dello spritz arancione: dolce, leggero e molto fotografabile. 
  • Campari: più amaro e deciso, dà origine a uno Spritz più intenso, amato da chi preferisce sapori forti.
  •  Altri: Hugo (con sciroppo di sambuco e menta), Spritz bianco (solo vino bianco e acqua frizzante), variazioni moderne con Lillet, St-Germain, o addirittura con birra artigianale.
da venezia a corrtina d'ampezzo dolomiti

Ricette e proporzioni (quelle che funzionano davvero)

Le proporzioni cambiano a seconda del bicchiere, dell’alcol e della sensibilità del bartender. Ecco le più diffuse (usate ml per chiarezza):

Aperol Spritz — formula classica 

  • 75 ml Prosecco (o vino spumante se preferite)
  • 50 ml Aperol
  • 25 ml acqua frizzante (splash)
    Servire con ghiaccio e una fetta d’arancia. (Questa proporzione è spesso citata nelle ricette ufficiali.)

Select Spritz 

  • 75 ml Prosecco
  • 50 ml Select
  • Splash di selz / acqua frizzante
    Garnish: scorza d’arancia o oliva, a seconda della tradizione del locale.

Campari Spritz

  • 75 ml Prosecco
  • 40–50 ml Campari
  • Splash di acqua frizzante
    Garnish: fetta d’arancia.

Spritz Bianco 

  • 60–90 ml vino bianco secco (local, non troppo aromatico)
  • 60–90 ml acqua frizzante / selz
    Ghiaccio, a volte una scorza di limone.

Hugo 

  • 90 ml Prosecco
  • 20–30 ml sciroppo di sambuco (o St-Germain)
  • Foglie di menta, fetta di lime o cetriolo, splash d’acqua frizzante.

Le grandi discussioni (quelle da bar, da bacaro e da Instagram)

Ecco le polemiche che accendono i veneziani e non solo — prendi posizione!

  1. Selz o acqua frizzante?
    • Selz (o seltz) è storicamente l’ingrediente usato nei bacari veneziani: una gasatura molto “neutra” e leggera. L’acqua frizzante minerale può avere più sapore (a volte lascia retrogusto) e cambiare il bilanciamento. Molti puristi giurano sul selz; altri non notano differenze. Con quale schieramento stai?
  2. Arancia o oliva?
    • A Venezia non è raro trovare lo spritz “con oliva”: una tradizione più secca e amarognola, mentre l’arancia addolcisce e profuma. Entrambe legittime — dipende anche dal bitter usato.
  3. Prosecco o vino bianco?
    • L’origine dello spritz prevedeva vino bianco locale allungato, non necessariamente Prosecco. Il Prosecco ha però spinto la moda moderna (bollicine + freschezza). Tradizione contro tendenza: scegli tu.
  4. Bicchiere giusto e quantità di ghiaccio
    • Negli ultimi anni lo spritz è finito in grandi calici da vino (instagram-approved). I puristi preferiscono un tumbler più piccolo e meno ghiaccio: il rischio con i bicchieri giganti è che si annacqui troppo.
  5. È un cocktail o no?
    • Dipende dalla definizione. Chi lo considera “cocktail” sottolinea l’equilibrio tra ingredienti; chi è più tradizionalista lo vede come un vino allungato e aromatizzato. Dibattito aperto.

Dove berlo e con cosa abbinarlo

Perfetto come aperitivo prima di cena, lo spritz è il compagno ideale dei cicchetti (olive ascolane, polpette, baccalà mantecato, crostini) e dei taglieri di salumi e formaggi. Per uno spuntino veloce in centro, scegli un bacaro: atmosfera, chiacchiere e spritz sono il trio perfetto.

Domande frequenti rapide

  • Lo spritz fa parte della cucina veneta? Sì: è un prodotto culturale della regione, nato e sviluppato nelle sue città.
  • Quando è “troppo” ghiaccio? Troppo può annacquare; l’ideale è tanto da mantenere la temperatura senza diluire troppo.
  • Posso usare una bibita al posto del selz? Sì, ma cambia il sapore: club soda, seltz o acqua frizzante sono i più neutri.

Conclusione e una chiamata alla guerra

Lo spritz è un mix di storia, territorio e creatività — e, soprattutto, una scusa per incontrarsi. Qui a Venice Box vogliamo lanciare una sfida: tu da che parte stai?

  • Team Selz o Team Acqua frizzante?
  • Team Arancia o Team Oliva?
  • Team Aperol o Team Select/Campari?

Lascia un commento con la tua versione preferita, racconta dove l’hai bevuto per la prima volta e iniziamo il dibattito per lo spritz migliore.

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