Vieni insieme a Venice box alla scoperta di Portogruaro, un viaggio fra storia, letteratura ed arte alla ricerca delle bellezze e delle curiosità di questa città.  

Portogruaro, una Venezia di terraferma

A poco più di un centinaio di chilometri da Venezia, lungo le sponde del fiume Lemene, si trova Portogruaro. Il suo centro cittadino, dalla struttura medievale, ospita palazzi che nello stile guardano ad esempi gotici, veneziani e rinascimentali. Gli edifici ricordano Venezia, una somiglianza sottolineata da molti scrittori come Carlo Sgorlon (1930-2009) che la descrive 

la regina del Lemene… In essa si respira chiaramente un’aria veneta, se non proprio del tutto veneziana 

e Ippolito Nievo (1831-1861), il quale nella sua opera “Le confessioni d’un italiano”, ci restituisce uno spaccato di Portogruaro capace di evocare ancora oggi in modo chiaro l’atmosfera della cittadina: 

“Le case grandi, spaziose, col triplice finestrone nel mezzo, s’allineavano ai due lati delle contrade, in maniera che soltanto l’acqua mancava per completare la somiglianza con Venezia.”

Una passeggiata tra storia e letteratura

Lasciamo che sia ancora Nievo a guidarci alla scoperta di Portogruaro attraverso il suo romanzo dove incontriamo il trecentesco palazzo comunale (dotato nel Cinquecento di due ali laterali in stile gotico con una merlatura ghibellina a coda di rondine), la Piazzetta della Peschiera, (qui anticamente si trovava l’antico porto sul Lemene) e il seicentesco Oratorio della Madonna costruito dai pescatori di Caorle. A poca distanza dall’oratorio, costeggiando la riva del fiume si arriva poi al Ponte di Sant’Andrea con i suoi granai e mulini antichi che regalano una vista incantevole. 

Un salotto risorgimentale: Villa Comunale

Attraversato il ponte incontriamo Villa Comunale, ceduta al comune nel 1973, ma anticamente progettata da Guglielmo de Grigis da Alzano (1480-1550) per volere dei nobili Frattina e costruita verso la metà del Cinquecento. Nei secoli l’edificio ospita diversi proprietari come la famiglia Tasca che nel 1682, nei pressi della villa, decidono la costruzione dell’Oratorio di Sant’Ignazio e i nobili veneziani Persico-Albrizzi. Quest’ultimi nell’Ottocento rendono la villa il centro della vita culturale di Portogruaro accogliendo tra le personalità di spicco della nobiltà e della cultura del tempo anche il giovane Ippolito Nievo.

Un centro vivo di cultura

Rimanendo in ambito culturale, originario di Portogruaro è l’artista futurista Luigi Russolo (1885-1947), di cui, tra le tante opere, possiamo ricordare il celebre lavoro intitolato Automobile in corsa (1912-1913) oggi conservato al Centre Pompidou di Parigi. 

Oggi, nella cittadina veneta all’artista è intitolato il teatro cittadino ed è dedicata anche una galleria permanente a Palazzo Altan Venanzio.

Inoltre, sempre nel contesto artistico, bisogna ricordare che Portogruaro può vantare la presenza del primo museo costituito in Veneto dopo l’Unità d’Italia e uno tra i più antichi della penisola: il Museo Nazionale Concordiese realizzato per custodire i reperti provenienti dall’antica colonia Iulia Concordia e dalle zone limitrofe.

Non solo le arti visive, ma anche la musica sono di casa a Portogruaro, dove soggiornò Lorenzo da Ponte (1749-1838), famoso anche per essere stato il librettista di Mozart per le Nozze di Figaro (1786), il Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1790). 

Nella città ogni anno tra i mesi di agosto e settembre si svolge il Festival Internazionale di Musica da Camera, dove le esecuzioni musicali sono programmate nei punti più belli e suggestivi di Portogruaro.

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