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Le ho sempre ammirate mentre con grazia ed eleganza solcavano i canali, sospese come in un sogno. Sto parlando delle gondole, le imbarcazioni tipiche della laguna famose in tutto il mondo.

Scoprire come nascono questi mezzi di trasporto è stata una vera meraviglia per gli occhi, nonchè un’opportunità per conoscere un’arte che sta via via scomparendo e che vale la pena conservare. Al tramonto siamo arrivati nello squero, che significa letteralmente “cantiere” o “squadra”, un luogo magico dove gli squeraroli costruiscono con le loro mani il mezzo con cui i gondolieri navigano ogni giorno per i canali.

Coma nasce una gondola? Questa manifattura risale al 1610, epoca in cui i maestri artigiani avevano fondato una vera e propria scuola. Le tecniche utilizzate al giorno d’oggi sono le stesse di secoli fa.

Con una fiamma alimentata da una canna di palude gli squeraroli curvano la tavola di legno, dandole la tradizionale forma concava. La culla dove si mettono le costolature è una matrice dove viene infilata l’ossatura della gondola. Ogni imbarcazione è lunga 11 metri e realizzata con 8 tipi di legni diversi, frutto di una sapienza antica sedimentata da secoli.

Il momento più entusiasmante della visita è stato scoprire cosa si nasconde dietro il ferro di prua, la parte più suggestiva della gondola. Lo sapevi da dove nasce la sua tradizionale forma a pettine ricurvo? Tutti gli elementi del ferro simboleggiano i luoghi storici di Venezia (canal Grande, s. Marco, ponte di Rialto, sei sestrieri), mentre i fregi sono le sue isole. La parte più evidente è invece detta “cappello del doge” perchè ricorda il copricapo del sovrano veneziano.

E’ stata una visita insolita, dove ho scoperto tutti i segreti della tecnica e della storia di una delle imbarcazioni più amate al mondo. Ci facciamo un giro?