Tutti sognano di visitare almeno una volta nella vita Venezia, scoprendo i suoi monumenti, le sue chiese, i suoi campi e le sue calli, dove la storia si respira a pieni polmoni e le leggende resistono ai secoli, ammantando di fascino anche il più piccolo angolo nascosto della città.
Visitare Venezia in un clima rilassato e senza troppa gente in giro è un’impresa pressoché impossibile: l’unico modo sarebbe aggirarsi per la città lagunare di notte, in un silenzio irreale interrotto dallo sciabordio dell’acqua, tra le calli buie che suggestionano con storie di fantasmi dannati in eterno.
C’è in realtà un altro modo per godersi Venezia in un clima più tranquillo: basta raggiungere la città tramite la compagnia di trasporti che collega il Veneto orientale e dirigersi verso i moltissimi punti panoramici della città Patrimonio dell’UNESCO.
I punti panoramici in Piazza San Marco e dintorni
Piazza San Marco è il cuore pulsante di Venezia perché vi si trovano alcuni dei monumenti simbolo della città: il Palazzo Ducale in sontuoso stile gotico-veneziano, la Basilica di San Marco con i suoi splendidi mosaici bizantini e il Campanile di San Marco. Proprio quest’ultimo è uno dei migliori punti panoramici di Venezia: “El Paron de Casa”, come lo chiamano bonariamente i cittadini, è nato con mere funzioni difensive, diventando poi una delle principali attrazioni della città.
Dalla cima del Campanile di San Marco si gode una delle viste più belle di Venezia, sulla sottostante piazza, su Punta della Dogana e sulla Chiesa di S. Maria della Salute, ritratta nei quadri di molti artisti tra i quali William Turner.
Non è alta 99 mt come il Campanile di San Marco ma anche dalla Loggia della Basilica la vista è incantevole, senza contare che ci si ritrova in compagnia delle copie dei Cavalli di S. Marco portati a Venezia da Napoleone: gli originali si trovano nel Museo all’interno della Basilica.
Prima di lasciare Piazza San Marco, si sappia che qui c’è un altro punto panoramico insospettabile, ossia la Torre dell’Orologio: tutti tendono a sostare al di sotto di questa costruzione del ‘500 in attesa di vedere spuntare il corteo della Natività, con le statue lignee dei Re Magi che sbucano dall’Orologio Astronomico sfilando in semicerchio. Ebbene, una scala a chiocciola porta in cima alla torre fino alla bella Terrazza dei Mori, con vista sulla piazza e sulla Basilica di S.Giorgio Maggiore.
Approfittando dei trasporti come water-taxi e vaporetti, si può raggiungere l’isolotto antistante la Piazza di San Marco, alla volta della Chiesa di S.Giorgio Maggiore. L’edificio risale al ‘500, è stato progettato dal Palladio e racchiude opere di Sebastiano Ricci, di Palma il Giovane, di Jacopo Bassano e soprattutto del Tintoretto. Il campanile della Chiesa di San Giorgio è uno dei più alti di tutta la città e da qui si gode di un panorama spettacolare, con Piazza San Marco e il Palazzo Ducale che sembrano quasi una visione bella e irraggiungibile.
Ponti, terrazze e torri leggendarie
In un certo senso anche i tanti ponti di Venezia possono costituire dei meravigliosi punti panoramici, dal Ponte dei Sospiri, dal quale passavano i condannati a morte, al Ponte di Rialto, che dal 1593 sovrasta il sinuoso Canal Grande con le sue eleganti arcate.
A due passi da questo iconico ponte veneziano si trova il Fondaco dei Tedeschi, nato nel XII secolo come fulcro dei commerci dei tedeschi con la Serenissima: oggi è un bellissimo magazzino di lusso con una terrazza panoramica all’ultimo piano, dove la vista spazia sul Canal Grande e sulla Basilica di San Marco.
C’è poi il Ponte dell’Accademia che porta direttamente a Campo Santo Stefano, ossia il luogo, insieme a Campo San Polo, in cui si svolge il pittoresco mercatino natalizio di Venezia: le installazioni mettono in mostra manufatti artigianali come saponette, candele profumate, bambole, ceramiche, addobbi natalizi, oggetti in vetro di Murano e le immancabili maschere veneziane. Una sezione del mercato è dedicata poi alle specialità gastronomiche venete e del resto d’Italia, dal panettone all’aceto balsamico, dall’olio di oliva al torrone fino alle caldarroste, che diffondono il loro profumo nell’aria.
Tornando ai più bei punti panoramici di Venezia, non si può non citare la Scala Contarini del Bovolo, non lontano dal Rio dei Barcaroli: si tratta di una meravigliosa scala a chiocciola che riunisce alla perfezione gli stili bizantino, veneto, gotico e rinascimentale.
Apparentemente sembra un’aggiunta al Palazzo Contarini della fine del ‘400, probabilmente figlia della volontà di abbellire ulteriormente l’edificio. La leggenda invece narra che il proprietario del palazzo, dopo aver perso tutto il suo patrimonio al gioco d’azzardo, riuscì a mantenere solo l’ultimo piano: per raggiungerlo allora fece costruire questa scala dalla cima panoramica, il cui nome rimanda al termine dialettale bovolo che significa guscio di lumaca.