Venezia è un monumento a cielo aperto. Unica al mondo, romantica, immersa in secoli di storia e sospesa tra tradizioni custodite gelosamente. Se hai intenzione di andare a Venezia, devi assolutamente vedere il Ponte dei Sospiri, uno dei luoghi più belli della città lagunare. Oggi è noto soprattutto come ponte dell’amore: le coppie si scambiano baci e promesse passando in gondola sotto il suo arco di pietra, ma in realtà nasconde vicende che sono tutt’altro che sentimentali.Ecco la storia del Ponte dei Sospiri e le sue leggende.
La storia del Ponte dei Sospiri
Nel 1577 Palazzo Ducale fu devastato da un incendio che costrinse il Senato della Repubblica a spostare le famose prigioni veneziane, i Pozzi e i Piombi. Le nuove celle, più ampie e sicure, furono collocate sulla riva di fronte del Rio di Palazzo e rimasero in uso per secoli fino al 1919. Nel 1614 l’allora doge Marino Grimani ordinò all’architetto Antonio Contin di edificare un ponte che congiungesse le sale delle Magistratura direttamente alle prigioni, per trasferire i colpevoli subito dopo la sentenza. Il Ponte fu costruito secondo i dettami dello stile barocco con pietra d’Istria, una roccia calcarea microcristallina e compatta con bassa porosità, molto resistente all’erosione salina. Sulla facciata esterna, al centro, puoi vedere raffigurata la Giustizia e subito sotto puoi scorgere lo stemma del doge Grimani.
Perché si chiama Ponte dei Sospiri
Probabilmente ti starai domandando perché è chiamato Ponte dei Sospiri. Il ponte è chiamato così perchè i prigionieri, attraversando in catene il ponte, rivolgevano probabilmente un ultimo sguardo al panorama, all’isola di San Giorgio e allo squarcio di cielo, tirando rassegnati dei sospiri come ultimo anelito alla libertà perduta. Secondo la vox populi, a dare il nome al ponte fu il poeta inglese Lord Byron che a Venezia aveva trovato riparo dai debiti e dagli scandali della madrepatria. Col passare del tempo, l’eleganza della struttura e il suo incantevole scorcio diventarono un punto di riferimento per gli innamorati.
Curiosità del Ponte dei Sospiri
Tra le tante avventure della vita rocambolesca di Giacomo Casanova vi è anche quella della sua evasione dai Piombi, grazie a un foro praticato nel soffitto da un suo compagno di reclusione. La sua fuga avventurosa è narrata nel suo libro di memorie “Storia della mia fuga dai Piombi”.
Puoi ammirare il Ponte dei Sospiri dall’esterno, in particolare dal Ponte della Paglia e dal Ponte della Canonica, però ti consiglio vivamente di partecipare a una delle visite guidate per vivere la suggestione degli interni. Se prenoti un tour puoi anche ripercorrere il tragitto dei carcerati, vedere la Stanza della Tortura e la Sala dell’Inquisizione. Un’occasione da non perdere se vuoi conoscere tutti le storie più segrete e misteriose della Serenissima.
Non conoscevo l’aneddoto su casanova… ma non mi stupisco sinceramente che sia stato anche in prigione 🙂
Commento *Voltam Casanova cellájában és hallottam Lorencó mondatát is Casanovához irányitva a kivégzése elött.