Quanta strada può percorrere un fiore? Parti insieme a noi in un viaggio emozionante che ci porterà in giro per il mondo per conoscere la storia di una particolare varietà di rosa: la Rosa Moceniga.
Alvisopoli e il Cortino di Fratta: dove tutto ha inizio
Questa storia inizia, un po’ per caso, grazie ad un architetto amante delle passeggiate e della natura, Paolo De Rocco. Camminando un giorno nell’antico parco della città di Alvisopoli – città costruita alla fine del Settecento per volere del conte Alvise Mocenigo prendendo a modello le città ideali – la sua attenzione viene catturata da un fiore strano, a lui non familiare. De Rocco ipotizzava potesse essere una rosa cinese – la Old Blush – ma alcuni particolari non lo convincevano del tutto.
Come risolvere il mistero?
Per fugare ogni dubbio, l’architetto, conoscitore esperto della zona del Cortino di Fratta di cui si era occupato durante il restauro, decide di piantare una talea della rosa Moceniga nel ricco roseto a Fratta vicino a una siepe di Old Blush.
Ma per quale motivo De Rocco trapianta la talea? Per vedere se lo sconosciuto esemplare avrebbe continuato a produrre fiori con quelle determinate particolarità.
Nella ricerca sono coinvolti anche Stefano Mancuso, esperto mondiale di neurobiologia vegetale, per analizzare il fiore e lo scrittore Andrea Di Robilant che inizia a studiare il diario dell’antenata Lucia Memmo moglie di quell’Alvise Mocenigo fondatore di Alvisopoli.
A Parigi tra i salotti napoleonici e la passione per le rose
Dalle pagine scritte da Lucietta emerge un mondo appassionate di contatti, viaggi e scambi. Infatti tra le sue amicizie Lucia può vantare quella della prima moglie di Napoleone, Josephine Beauharnais grande appassionata di rose. Nel suo castello di Malmaison, vicino a Parigi, il giardino poteva contare oltre duecento varietà di questo fiore provenienti dall’Oriente. In questo luogo Lucietta nel secondo decennio dell’Ottocento apprende molte conoscenze botaniche dall’innesto alla potatura e, quando parte per ritornare ad Alvisopoli, porta con sé varie talee che poi pianta nel giardino della sua villa. Tra queste pianticelle, per Di Robilant, c’era anche l’antenata della rosa Moceniga una rara varietà proveniente dalla Cina caratterizzata da un profumo fruttato di lampone e pesca.
Insomma, la “nonna” della nostra rosa ha origine dall’Estremo Oriente e attraversando quasi mezzo mondo è arrivata nel parco del Cortino di Fratta, uno dei luoghi in cui oggi possiamo ammirarla.
Se vuoi vederla dal vivo il Cortino con il suo parco è compreso nel tour guidato dedicato a Ippolito Nievo promosso dal progetto, ideato da Sergio Frigo, I luoghi degli scrittori dal Piave al Tagliamento.
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