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“Quattro barche risalivano il canale principale verso la grande laguna a nord… Era tutto ghiacciato, gelato di fresco durante il freddo improvviso della notte senza vento”

Queste sono le parole tratte dal romanzo Di là dal fiume e tra gli alberi di Ernest Hemingway, che narra la storia di un colonnello ammalato il quale, dopo aver combattuto entrambi i conflitti mondiali, sceglie di vivere l’ultima parte della sua vita in un prezioso angolo del Veneto, quello che oggi chiamiamo Oasi Naturalistica di Vallevecchia.

Si tratta di un piccolo spazio di natura incontaminata in località Brussa, a due passi da Caorle, e rappresenta una delle più belle e importanti zone umide di tutta Europa.
Se decidete di visitare l’oasi, non sarà difficile rivivere i versi di Hemingway al cospetto di un meraviglioso mosaico paesaggistico dove la natura regna sovrana, tra suggestivi silenzi interrotti solo dal fruscio dell’acqua e dal canto degli uccelli.

Scoprire l’Oasi Naturalistica di Vallevecchia in bici

L’Oasi Naturalistica di Vallevecchia sorge sul tratto costiero tra Bibione e Caorle, nel cuore della stessa Laguna di Caorle dove confluiscono i fiumi Reghena, Nicesolo, Lemene e Livenza.
Questo luogo selvaggio e incontaminato non è altro che lo specchio di come la costa Adriatica si presentava in passato, tanto che qui ci sono alcune delle pochissime dune sabbiose presenti lungo tutto il Mar Adriatico.

L’Oasi comprende l’isolotto di Vallevecchia, letteralmente circondato da acque fluviali, lagunari e marine, regno di una eccezionale biodiversità legata alla presenza di diversi ecosistemi.
Se desiderate scoprire questo gioiello naturalistico potete organizzare un’escursione anche grazie ai ben 27 Km di sentieri presenti e percorribili in carrozza, a piedi oppure in bicicletta, con tanto di pista ciclabile che comprende anche tratti spettacolari sulla spiaggia.

Se siete amanti delle due ruote, potete esplorare l’Oasi Naturalistica di Vallevecchia utilizzando il servizio Litoranea Bike di ATVO: un autobus, con ben sette fermate tra cui Caorle e Lugugnana, trasporterà voi e la vostra bicicletta (che potete in alternativa noleggiare anche sul posto) fino alle porte dell’oasi.

Dovete sapere che in passato questa riserva era una terra completamente lagunare e solo in seguito alle varie opere di bonifica degli anni 60 si è formato il pittoresco isolotto di Vallevecchia: l’oasi è oggi un Sito di Importanza Comunitaria e si caratterizza per la totale assenza di una qualsiasi opera dell’uomo, se si escludono gli antichi casoni realizzati in modo assolutamente ecologico.

Oggi è possibile ammirare diversi ecosistemi e paesaggi, a partire dalla spiaggia sabbiosa, la pineta litoranea, le zone paludose con tanto di canneti, i boschi planiziali litoranei e i campi coltivati.
Quando vi ritroverete a pedalare per l’Oasi Naturalistica di Vallevecchia, potrete godere del massimo contatto con la natura, tra specie vegetali e animali: è qui ad esempio che crescono rigogliose le orchidee palustri, i salici, i pioppi, le querce e piante erbacee come ad esempio l’equiseto.
Tra la vegetazione dell’oasi si nascondono invece daini, volpi, scoiattoli, ricci, caprioli e lepri: se poi amate il birdwatching, lungo i sentieri potrete scendere dalla bicicletta e salire su una delle torrette presenti, dalle quali avrete la possibilità di avvistare uccelli stanziali e migratori tra i quali garzette, germani reali, cigni e aironi rossi.

Pedalando tra spiaggia, pineta e aree umide

La prima parte dell’escursione in bicicletta attraversa la pineta fino a sbucare sulla Spiaggia di Brussa, bellissima e selvaggia, con il suo arenile di sabbia dorata che sembra sperdersi all’infinito, lambita da uno splendido mare cristallino.
Le dune, che ancora oggi resistono, si sono sviluppate nei secoli con la sabbia trasportata dalle correnti marine, asciugata dai raggi solari e spinta dai venti verso l’interno.

A un’estremità della spiaggia, dalla quale la vista vi permetterà di ammirare tutta la laguna di Caorle scorgendo perfino Bibione, si trovano i casoni: si tratta di vecchi rifugi di pescatori costruiti con materiali naturali come legno e canne palustri, tanto che vi possono ricordare quasi antiche capanne preistoriche.

Pedalando lungo la spiaggia potete addentrarvi nella pineta, polmone verde artificiale nato negli anni 50 con lo scopo di proteggere le preziose dune, proteggendo nello stesso tempo i campi coltivati dal vento marino.

Percorrendo un sentiero nel cuore lussureggiante della pineta, all’incirca per 2,5 Km, si raggiunge l’area umida di Vallevecchia, con i canneti giallo-dorati smossi dalla brezza marina che emergono da acque blu. Il silenzio è pressoché totale e non c’è luogo migliore per potersi riposare, sbocconcellando una merenda al sacco sulle panchine e cercando di avvistare qualche volatile.

Prima di lasciare l’Oasi Naturalistica di Vallevecchia, non mancate di visitare il Museo Ambientale di Vallevecchia, dove potrete apprendere qualche informazione in più sulla storia e l’ambiente di Vallevecchia e sulla Laguna di Caorle. Diorami, plastici, postazioni interattive e pannelli informativi, senza dimenticare la presenza del tipico casone palustre di Caorle, massimo esempio di antica architettura eco-sostenibile.