Se sei affascinato dall’arte in tutte le sue forme e dall’incontro di ispirazioni e tecniche diverse lasciati coinvolgere alla scoperta del museo di Palazzo Fortuny.

Museo Palazzo Fortuny: collezioni eterogenee

In origine, il Palazzo Pesaro Orfei venne costruito a metà del XV secolo per volere di Benedetto Pesaro per poi essere ampliato e trasformato durante i successivi secoli. Nel 1898 l’artista Mariano Fortuny stabilì il suo studio in uno spazio del sottotetto. Nei successivi anni Fortuny acquistò e recuperò l’edificio nella sua totalità fino a stabilire in questa sede nel 1907 un primo laboratorio per la stampa su tessuto. In seguito, dopo poco tempo, due piani del palazzo vennero interamente destinati ad essere l’atelier per la creazione di abiti e stampati. 

Il Palazzo, diventato casa-museo dal 1975, oggi ospita importanti esposizioni temporanee di arti visive che affiancano la collezione di opere legate all’artista e ai campi a cui si interessò: la pittura, la fotografia, il teatro, il tessile e la moda.

Il Delphos: un successo per l’atelier

È possibile citare in poco tempo le tante opere ed intuizioni di Fortuny? 

Certamente no, per questo ricorderemo tra le sue creazioni il famoso Delphos. Già il nome dell’iconico capo ci riporta alla mente la cultura greca con le sue tradizioni, miti ed arte ed in particolare al famoso Auriga di Delfi. Infatti è proprio questa statua ad essere la fonte d’ispirazione principale per lo stile di questo abito. Nato nel 1909 grazie ad una intuizione della moglie Henriette, il vestito si ispira alle forme del chitone ionico ed è caratterizzato da scollo e maniche regolabili da cordoni di seta decorati da perline in pasta vitrea di Murano e da una fitta plissettatura. 

Acquistò fortuna a livello mondiale grazie a famose nobildonne, attrici e ballerine che scelsero di indossare questo capo; prima fra tutte la marchesa Luisa Casati.

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