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Le Dolomiti sono uno dei gioielli più belli d’Italia, dichiarate Patrimonio dell’UNESCO: si stendono nel cuore delle Alpi Orientali, con la particolare roccia dolomia, tanto chiara da regalare alle Dolomiti il soprannome di Monti Pallidi.

Ci sono molti modi per scoprire la bellezza paesaggistica e storica delle Dolomiti e la bicicletta è uno di questi, mezzo irrinunciabile per chi desidera vivere una vacanza green, a contatto con la natura.
Sono molteplici i sentieri e i percorsi che attraversano in lungo e in largo i monti Pallidi, tra i quali spicca la ciclabile Lunga Via delle Dolomiti che, in circa 60 km, attraversa le principali località dolomitiche, in particolare quelle del Cadore e della Valle del Boite.

Ogni anni molti turisti scelgono di trascorrere una vacanza di totale relax senza lo stress di guidare la propria auto: utilizzano così la rete di trasporti che collega alcune località dolomitiche come S.Vito di Cadore, Cortina d’Ampezzo e Tai di Cadore a città venete come Mestre, Venezia e Treviso.

 

La Lunga Via delle Dolomiti: da Dobbiaco a Cortina d’Ampezzo

La Lunga Via delle Dolomiti è una delle piste ciclabili più panoramiche e scenografiche che, collegando Dobbiaco a Calalzo di Cadore, attraversa corsi d’acqua, laghi, fitti boschi e pittoreschi borghi. A fare da sfondo, imperiose e affascinanti, vi sono le vette dolomitiche, tra le quali spiccano le Tre Cime di Lavaredo, il Sassolungo, le Cinque Torri, l’Antelao, il Sorapiss, la Marmolada e le Tofane.

Non c’è modo migliore per scoprire le bellezze, le tradizioni, le leggende e la storia del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
Si pedala su quello che era il tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto, costruita durante la Grande Guerra e utilizzata fino agli anni 60: non si tratta di un percorso difficile in quanto, a parte il tratto tra Cortina e S.Vito di Cadore che prevede saliscendi ripidi e frequenti zig-zag, la pista ha pendenze lievi, è asfaltata, presenta dolci tratti sterrati ed è chiusa al traffico.

Il primo tratto del viaggio lungo la Lunga Via delle Dolomiti comincia da Dobbiaco, in Alta Pusteria e termina a Cortina, in un tratto che in inverno diventa una pista per lo sci di fondo.
Dopo una visita agli altari dello Zeiller nella Chiesa di S.Giovanni Battista e al Castello Herbstenburg, si pedala verso il Lago di Dobbiaco e quello di Landro, fino a Carbonin, oggi un villaggio turistico ma in passato luogo di villeggiatura di re e regine.
Si arriva al passo Cimabanche, confine naturale tra la Val Pusteria e la Valle d’Ampezzo: superando i pittoreschi Lago Nero e Lago Bianco, si passa per Ospitale, antico luogo di sosta di pellegrini e viandanti che vede anche la presenza di una chiesetta dedicata ai santi Nicolò e Biagio risalente al XIII secolo.
Oltrepassando gallerie scavate nella roccia, ponti in ferro, vecchie stazioni come quella di Fiames e gorgoglianti torrentelli, si raggiunge Cortina.

Da Cortina a Calalzo di Cadore

Una visita alla Perla delle Dolomiti è d’obbligo, tra la Basilica dove è custodito un bellissimo altare del Brustolon e il “Museo Paleontologico Rinaldo Zardini” ricco di fossili risalenti anche a 230 milioni di anni fa.

Da Cortina inizia la seconda tappa della Lunga Via delle Dolomiti che attraversa la Valle del Boite fino a S.Vito di Cadore, borgo cadorino abitato dall’uomo sin da epoche antichissime (qui è stato rinvenuto infatti un antico luogo di sepoltura di epoca mesolitica, appartenuto a un uomo vissuto presumibilmente 7000 anni fa).
Dopo una visita alla chiesa tardo-gotica della Madonna della Difesa del XV secolo, si può proseguire alla volta del Lago di Mosigo e di Borca di Cadore: sito tra l’Antelao e il Monte Pelmo, il borgo custodisce all’interno della Chiesa Parrocchiale un pregevole organo del Callido.

La quarta tappa della Lunga Via delle Dolomiti prosegue lungo il corso del fiume Boite, affluente del leggendario “Fiume Sacro alla Patria”, il Piave: oltrepassando il Mulino Varettoni, ecco che si arriva a Vodo di Cadore, di cui è spettacolare la frazione di Vinigo abbarbicata come un presepe su uno sperone roccioso.

Pedalando si costeggia il borgo di Cibiana, famosa per i murales realizzati da pittori internazionali e per il “Museo Nelle Nuvole” voluto sul Monte Rite dal famoso alpinista Reinhold Messner.
Incrociando lungo il percorso antiche stazioni di posta in stile liberty e gallerie di pietra, si raggiunge l’antico borgo di Valle di Cadore, con i suoi eleganti palazzi in stile veneziano, le case tradizionali cadorine e la Chiesa di San Martino del XII secolo.
Oltrepassato Tai di Cadore, la Lunga Via delle Dolomiti porta a Pieve di Cadore, città natale di Tiziano, grande pittore rinascimentale di cui è visitabile anche la sua casa: imperdibili sono anche il cinquecentesco palazzo sede della “Magnifica Comunità di Cadore”, il museo dedicato a questa organizzazione nata nel 1338 e il Museo dell’Occhiale, ricco di pezzi di ogni foggia ed epoca.

La Lunga Via delle Dolomiti si conclude a Calalzo di Cadore, da cui si può raggiungere a piedi la spettacolare Cascata delle Pile.